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domenica 9 ottobre 2016
mercoledì 5 agosto 2015
Scalinata d'Arte 2015
Le foto con cui ho partecipato alla II° edizione di "Scalinata d'Arte" 2015
Casa diroccata nel quartiere Terruccia
Le contrade Rocche e Cassari viste dal Castello |
Piazza Vittorio Emanuele |
Chiostro annesso all'ex convento di Santa Maria di Gesù |
Contrada Caprara |
Chiesa Santa Maria Maggiore |
Il mastio del castello |
Contrada Parcazzu |
Piazza Matteotti |
lunedì 17 giugno 2013
martedì 14 maggio 2013
sabato 15 settembre 2012
sabato 25 agosto 2012
giovedì 12 luglio 2012
de' Barresi illustri antica sede
Del salso Gela, che col vago piede
Il fertil seno di Sicilia parte,
A la sinistra riva alzar si vede
Rocca la fronte in rilevata parte;
Che de' Barresi illustri antica sede
Cara è stata a le Muse, e cara a Marte;
Onde uscir sempre le più vive luci,
Di senno e di valor fidate duci.
E ben venir dalla chiarezza han mostro
Del sangue ond' hebbe vita il pio Goffrido,
E gli altri espressi dal purgato inchiostro,
Che sol hoggi ha fra noi la fama e il grido.
Hor in questo sublime eletto chiostro,
Qual novella Fenice in suo bel nido,
Nacque la nobil Dorotea, che ancora
Non pur' Italia, Europa tutta honora.
Ella qui in tempo, ed in virtù poi crebbe;
E di Giovanni il bel fatta consorte,
Le prime palme, e le più chiare accrebbe
Al gran nome immortal di Branciforte.
E però sempre amò, sempre caro hebbe
Il loco, a cui quel ben fu dato in sorte,
Fabritio il buon, Fabritio a sì gran madre
Degno figlio non men, ch'a si bel padre.
Di ricchi arnesi il signoril castello
Fu da' primieri fondatori adorno;
E lo fèr vago a maraviglia e bello
I bianchi marmi e' bei dispri intorno;
Ma l'opere di lima o di pennello
Son tal, che fanno a Morte invidia e scorno,
Vivi serbando degli estinti egregi
Gli aspetti, i fatti, le vittorie, e i pregi.
Nell'ampissime sale in su dal tetto
Armi pendenti, e spoglie da' pareti,
Spirano un dolce horror che con diletto
Spaventa e rende i riguardanti lieti:
Ha poscia in luminoso e bel ricetto
Humano studio onde s'affanni e acqueti;
Ne le moderne carte e ne le antiche
De' più saggi scrittori l'alte fatiche.
Pompa maggior Sicilia mai non vide;
Nè vedrà forse ne l'età futura;
(Filippo Paruta - Palermo, 1552 – 1629
Il fertil seno di Sicilia parte,
A la sinistra riva alzar si vede
Rocca la fronte in rilevata parte;
Che de' Barresi illustri antica sede
Cara è stata a le Muse, e cara a Marte;
Onde uscir sempre le più vive luci,
Di senno e di valor fidate duci.
E ben venir dalla chiarezza han mostro
Del sangue ond' hebbe vita il pio Goffrido,
E gli altri espressi dal purgato inchiostro,
Che sol hoggi ha fra noi la fama e il grido.
Hor in questo sublime eletto chiostro,
Qual novella Fenice in suo bel nido,
Nacque la nobil Dorotea, che ancora
Non pur' Italia, Europa tutta honora.
Ella qui in tempo, ed in virtù poi crebbe;
E di Giovanni il bel fatta consorte,
Le prime palme, e le più chiare accrebbe
Al gran nome immortal di Branciforte.
E però sempre amò, sempre caro hebbe
Il loco, a cui quel ben fu dato in sorte,
Fabritio il buon, Fabritio a sì gran madre
Degno figlio non men, ch'a si bel padre.
Di ricchi arnesi il signoril castello
Fu da' primieri fondatori adorno;
E lo fèr vago a maraviglia e bello
I bianchi marmi e' bei dispri intorno;
Ma l'opere di lima o di pennello
Son tal, che fanno a Morte invidia e scorno,
Vivi serbando degli estinti egregi
Gli aspetti, i fatti, le vittorie, e i pregi.
Nell'ampissime sale in su dal tetto
Armi pendenti, e spoglie da' pareti,
Spirano un dolce horror che con diletto
Spaventa e rende i riguardanti lieti:
Ha poscia in luminoso e bel ricetto
Humano studio onde s'affanni e acqueti;
Ne le moderne carte e ne le antiche
De' più saggi scrittori l'alte fatiche.
Pompa maggior Sicilia mai non vide;
Nè vedrà forse ne l'età futura;
(Filippo Paruta - Palermo, 1552 – 1629
Per lo matrimonio della Sig.a Giovanna d' Austria col Principe di Pietraperzia)
mercoledì 27 giugno 2012
Arsura e Frescura
In estate ampie zone della Sicilia, soprattutto dell'entroterra, si trasmormano in lande semidesertiche arse dal sole....
sparsi qua e là per le campagne si incontravano antichi abbeveratoi, ormai in disuso, che davano sollievo alla sete di uomini e bestie....
ma dove l'acqua scorre ancora copiosa....
l'uomo oltre a dissetare se stesso e le sue bestie, ha creato meravigliosi giardini in cui spesso si incontrano piccoli ninfei che, anche visivamente, combattono l'opprimente calura
sparsi qua e là per le campagne si incontravano antichi abbeveratoi, ormai in disuso, che davano sollievo alla sete di uomini e bestie....
ma dove l'acqua scorre ancora copiosa....
l'uomo oltre a dissetare se stesso e le sue bestie, ha creato meravigliosi giardini in cui spesso si incontrano piccoli ninfei che, anche visivamente, combattono l'opprimente calura
mercoledì 30 maggio 2012
Pietraperzia 50 anni dopo
martedì 17 aprile 2012
Pietraperzia e dintorni
Pietraperzia sorge su una collina di circa 500
m.s.l.m.
circondata a sua volta da altre colline solcate da ampie vallate che conferiscono al panorama un fascino particolare.
La collina su cui sorge il castello di Pietraperzia con a sinistra le Rocche e sullo sfondo la collina di S. Lucia
Panorama di Caltanissetta vista dalle Serre di Pietraperzia (per "Serra", dallo spagnolo Sierra, in Sicilia si intende una collina dalla cima frastagliata)
L'Etna innevato visto dalle Serre di Pietraperzia
Enna vista dalle Serre di Pietraperzia
Pietraperzia all'imbrunire vista da via Giardinello
Centro storico di Pietraperzia visto dalle Serre
Il castello visto da "Lu Saracinu"
Etichette:
Panorama,
Pietraperzia
Ubicazione:
94016 Pietraperzia EN, Italia
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